martedì 8 dicembre 2009

DIPENDENZA AFFETTIVA E RELAZIONALE: IO NON ESISTO SENZA TE

L’affettività è una componente essenziale della nostra vita anche se tendiamo a considerarla un automatismo scontato e l’amore, nelle sue diverse forme di attaccamento e nelle sue manifestazioni più positive e più sane, rappresenta una importante capacità e, al contempo, un naturale e profondo bisogno di ogni essere umano. Innamorarsi e poi stare insieme sembra una garanzia per il mantenimento e lo sviluppo del progetto di coppia, invece non lo è. Nella quotidianità di coppia avvengono circostanze a cui non diamo alcuna importanza, sino a quando i “non detti”, accumulandosi, rischiano di appiattire il rapporto con il partner o, addirittura, lo mettono in crisi. Ciò avviene perché, per tutto questo tempo, si è avuta una relazione non con “lui per ciò che è in realtà”, ma con l’uomo che si è immaginato potesse diventare grazie al nostro aiuto.
Molte donne o uomini commettono spesso l’errore di cercare un partner con il quale costruire un rapporto, senza prima essere riusciti a costruire un rapporto con se stessi, passano da un uomo all’altro o da una donna all’altra, cercando ciò di cui sentono la mancanza.
A volte può accadere che inizialmente si è attratti e attirati da quelle stesse qualità che subito dopo cerchiamo di cambiare nel proprio partner. Scegliere persone con le quali non è possibile instaurare un rapporto è un ottimo espediente per evitare le prove della relazione. Dati questi presupposti, si può instaurare quella che viene definita “dipendenza relazionale”, e quindi amare diventa “amare troppo”. Alcuni autori utilizzano i termini “mal d’amore”, “intossicazione d’amore” e “droga d’amore” tutti come sinonimi della “dipendenza affettiva”, in realtà bisogna fare delle distinzioni tra fenomeni che possono essere transitori o normali da quelli più patologici.
Mal d’amore è un termine non ben definito che indica una sofferenza che può essere legata ad uno stato affettivo verso una persona che non è disponibile o di cui non si conosce la responsività o le caratteristiche che sono alla base della fiducia e della stabilità del rapporto affettivo. Questo stato di malessere può anche derivare con il rifiuto, da parte della persona desiderata o amata, alla relazione affettiva.
L’ intossicazione d’amore è una tendenza psicologica e comportamentale che può coincidere con la dipendenza affettiva. E’ una condizione relazionale negativa che è caratterizzata da una assenza di reciprocità nella vita affettiva all’interno della coppia creando nelle persone che “amano a senso unico” un malessere psicologico e fisico. Questa condizione potrebbe interrompersi e la persona può ritrovare il benessere, se ciò non accade o risulta impossibile si parla di dipendenza affettiva e relazionale o di droga d’amore. La dipendenza affettiva e relazionale si verifica quando il proprio partner non è quello giusto, non è emotivamente disponibile, fisicamente distante e, ciò nonostante, non si riesce a lasciarlo: anzi, lo si ama e desidera ancora di più.
Si “ama troppo” quando si cerca di imporre la propria soluzione al problema di un altro; quando si scusano i malumori, il cattivo carattere, l’indifferenza e gli sgarbi del proprio partner, poiché si considerano frutto di una infanzia infelice e si cerca così di diventare il suo analista di fiducia. Quando la maggior parte dei valori, delle caratteristiche e dei comportamenti del partner non ci piacciono, ma si chiude un occhio pensando che, se egli ci considera abbastanza degni d’amore, cambierà, vuol dire che si sta “amando troppo”.
Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali non riconosce la “dipendenza affettiva” ma descrive, invece, un disturbo della personalità dipendente, definito come un “bisogno eccessivo di essere accuditi”. Riflette un comportamento sottomesso e “aderente” e una paura della separazione.
Ci sono otto criteri che definiscono tale patologia. Se ne sono presenti almeno 5, possiamo considerare la diagnosi di un disturbo di personalità dipendente:
1. La persona non è in grado di prendere decisioni che riguardano se stessa e in genere si affida a qualcuno.
2. Ha bisogno che altri si assumano la responsabilità nella maggior parte degli ambiti importanti della sua vita.
3. Ha difficoltà ad esprimere disaccordo con gli altri per il timore di perdere il loro sostegno e la loro approvazione.
4. Ha problemi ad avviare progetti e a prendere iniziative autonome, per scarsa fiducia nel proprio giudizio o nelle proprie capacità, piuttosto che per mancanza di motivazione o energia.
5. Cerca in ogni modo di ottenere il sostegno e il supporto degli altri, al punto da offrirsi volontaria per svolgere incombenze sgradevoli.
6. Si sente a disagio e indifesa quando è sola, per il timore eccessivo di essere incapace di provvedere a se stessa.
7. Quando termina una relazione stretta, ne ricerca urgentemente un’altra come fonte dell’accudimento e dell’appoggio di cui necessita.
8. Ha costantemente paura di essere abbandonata.

Da notare come la dipendenza affettiva possa essere vissuta anche al di fuori di una relazione di coppia, per esempio con un genitore e un amico. Le donne sembrano essere più spesso vittime di questo tipo di dipendenza, perché investono nella vita affettiva più degli uomini.
Diversi indici permettono di svelare una dipendenza affettiva:
- Quando la donna sente il bisogno di rimanere costantemente in contatto con la persona amata (ad es. al telefono);
- Tutto o Niente: amore folle quando va tutto bene e stato di allarme alla minima contrarietà;
- La mancanza di interesse per la propria vita. L’unica cosa importante è l’altro;
- Il bisogno di farsi da parte per non disturbare;
- La devozione estrema (dimenticando i propri bisogni e la propria esistenza per consacrarsi unicamente al partner);
- Mancanza di dignità (lacrime, grida, minacce, ricatti, qualsiasi cosa va bene per tenere vicino l’altro);
- L’isolamento: la donna si chiude in una relazione con l’amato al punto da tralasciare la vita sociale, affettiva e familiare.

Fonti Bibliografiche:
Malate di Emozioni Le dipendenze femminili: come affrontarle e superarle, William Lowenstein e Dominique Rouch
Donne che amano troppo, Robin Norwood
DSM IV-TR Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, APA

giovedì 17 settembre 2009

GRUPPI SUI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Da Novembre 2009 riprende il ciclo di incontri tematici sui Disturbi del Comportamento Alimentare. Sarà fissato un incontro seminariale di presentazione. Per informazioni ed iscrizioni: 3388778352

mercoledì 9 settembre 2009

GRUPPI SULLA DIPENDENZA AFFETTIVA E RELAZIONALE

Da Ottobre 2009 iniziano i gruppi di mutuo-aiuto guidato sulla DIPENDENZA AFFETTIVO-RELAZIONALE.
Per informazioni e per fissare un primo colloquio conoscitivo gratuito chiamare il numero: 3388778352

giovedì 7 maggio 2009

Quando chiedere aiuto

Se in un periodo della vita non si riesce a mantenere uno stato di benessere e di serenità, forse è il momento in cui è necessario chiedere aiuto per poter ritrovare la serenità perduta. Le cause del malessere possono essere varie: separazioni, lutti, fasi di crescita o cambiamenti (di casa, di lavoro, di condizione economica...). Queste possono portare dei disagi quali l'ansia, la depressione, gli attacchi di panico o ad abusare di qualcosa che possa far dimenticare il dolore che si sta provando...abusare di sostanze, di alcol, diventare dipendenti dal gioco, dal cibo, dallo shopping, da internet, dalle chat, dalle relazioni...tutto questo per riempire un vuoto, con lo scopo di dimenticare e alleviare, anche se per pochi istanti, la sofferenza che si sta provando. Tutto ciò può portare confusione, disperazione, solitudine, paura ed impotenza. Affrontare i problemi, prima che questi diventino gravi è fondamentale per recuperare il proprio benessere e evitare conseguenze spesso molto pesanti da sostenere.
PRIMO INCONTRO
Il primo incontro conoscitivo ed informativo è uno spazio dedicato all'ascolto delle problematiche portate dalla persona ed allo scambio di informazioni sui tipi e sulle modalità del trattamento offerto.
ESPLORAZIONE DEL PROBLEMA ED ANALISI DELLA DOMANDA
Se la persona decide di intraprendere un percorso di consulenza o di psicoterapia, i primi 4 incontri (primo incontro conoscitivo e tre in-take) sono dedicati all'esplorazione del problema presentato e all'analisi della richiesta posta al terapeuta. Questi incontri sono caratterizzati da un'intervista strutturata alla persona sulla sua storia di vita (raccolta dati anamnestici) e dalla somministrazione di questionari e test valutativi di personalità per poter individuare, in collaborazione con il terapeuta, obiettivi di trattamento realistici e raggiungibili.
CONSULENZA PSICOLOGICA
Una consulenza psicologica viene proposta quando un problema è circoscritto e vi è l'esigenza di una migliore gestione o comprensione dello stesso. Generalmente è a breve termine (dai 6 ai 12 mesi).
PSICOTERAPIA
Una psicoterapia viene proposta nel caso in cui il disagio della persona è clinicamente significativo ed è fondato sulla disfunzione delle modalità intrapsichiche ed interpersonali. La psicoterapia prevede una ristrutturazione della personalità ed è un percorso a lungo termine.

domenica 19 aprile 2009

Indirizzi Utili Centri Dipendenza Affettiva e Relazionale


L'Amore

"Che hai? Che abbiamo
Che ci capita?
Oh! Il nostro amore è una corda tesa
Che ci stringe ferendoci
E se vogliamo
Uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci fa un nuovo nodo e ci condanna
a dissanguarci e bruciarci insieme."
(Pablo Neruda)
Elenco indirizzi utili Dipendenza Affettiva e Relazionale
Centro Clinico Le Esperidi onlus
Via Guido d'Arezzo, 35 - 00198 Roma
Tel. 068841370 - Dott.ssa Itala Colaceci 3388778352
Associazione Artemisia
Via Del Mezzetta, interno 1 - 50100 Firenze
Tel. 055602311 - 055601375
Fax 055603234
Casa delle Donne Gruppo "Non ti scordar di me"
Via dell'Oro, 3 - 40124 Bologna
Tel. 051333173
Fax 0513399498
Associazione Centro Antiviolenza
Via Dei Farnesi 23 - 43100 Parma
Tel. 0521238885
Fax 0521238940
Gruppo di lavoro violenza su donne Filo Donna
Via Tina Gori, 58 - 47100 Forlì
Tel. 054325355
Telefono Rosa
Via Canova, 44 - 31100 Treviso
Tel. e Fax 0422583022
Associazione Donne Contro la Violenza
Corso Garibaldi, 37/B - 27100 Pavia
L'altra metà del cielo
Via Garibaldi, c/o Villa Farina - 22064 Casatenovo (LC)
Sportello Donna
Palazzo Fogazzaro, Via Pasini, 44 - 36015 Schio (VI)
Tel. 0445539083
Fax 0445503242
A.D.R.R.
Via Pietralota, 51 - 40122 Bologna
Tel. 051552778
C.T.I. Centro Terapia Integrata onlus
Via V. Gambara, 2 - 90100 Palermo
Tel. 091551090
Servizi e progettazione
Via Statale 144/a - 23860 Mandello Dellario (LC)
Tel. 0341735854
Fax 0341735854
Associazione "Chiara"
Via Piave, 22 - 31010 Fonte Alto (TV)
Tel. e Fax 0423948956
Casa delle Donne
Via Vanchiglia, 3 - 10124 Torino
Tel. 0118122519 - 011837479
L'abbraccio Gruppo auto-aiuto
Lecco (presso ospedale)
Tel. 3287240181
Gruppo Diana di Milano
Cooperativa sociale "Cerchi d'acqua"
Via Piacenza, 8 - 20135 Milano
Tel. 0254107608
Associazione A.M.A.
Via Torre d'Augusto, 2/1
Tel. 0461239640
Gruppo "Amarsi per non amare troppo", Rovereto (Tel. 0461435512)
Gruppo "Raggio di sole", Trento
Telefono Rosa
Via Assietta, 13/a - 10128 Torino
Tel. 011530666 - 0115628314

martedì 14 aprile 2009

Dipendenza affettiva e relazionale

"... Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo. Quando nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime parliamo di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi sentimenti, stiamo amando troppo.
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li consideriamo conseguenze di un'infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuosi lui vorrà cambiar per amor nostro, stiamo amando troppo.
Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.
Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo "sbagliato" per noi che ci ossessiona, naturalmente senza riuscirci.
Amare in modo sano è imparare ad accettare e amare prima di tutto se stesse, per poter poi costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo "giusto" per noi..."
Donne che amano troppo (R. Norwood)

La dipendenza affettiva è un disturbo che riguarda tutta la sfera delle relazioni affettive della persona che ne soffre. Più comunemente è identificata come “mal d’amore” o come “donne che amano troppo”.
Le cause di questo tipo di dipendenza sono numerose, quelle più facilmente riconoscibili sono legate alla famiglia di origine che spesso è identificabile come disfunzionale. In genere in questo tipo di famiglia si riscontrano dei tratti comuni come per esempio: l’incapacità a parlare dei problemi, famiglie nelle quali molti aspetti importanti della realtà vengono negati e dove ogni componente ha un suo ruolo che resta rigido nel tempo, dove i bisogni emotivi non sono riconosciuti. I problemi di queste famiglie possono essere diversi, ma l’effetto comune è quello delle conseguenze sui figli: saranno adulti danneggiati nella loro capacità di comprendere i propri e altrui sentimenti e soprattutto incapaci di relazionarsi con gli altri in maniera adeguata.
Spesso le persone con questo tipo di disturbo presentano dei tratti di personalità comuni come il bisogno di controllare la vita di altre persone ( in genere del coniuge), annullando i propri bisogni e desideri; autosvalutazione, bassa autostima, insicurezza, ossessività; paura dell’abbandono o di non meritare amore.
Spesso sono le donne a soffrirne maggiormente, senza differenza di status sociale o livello culturale. La dipendenza affettiva colpisce, in modo trasversale, tutte le classi sociali. Maggiormente si tratta di persone giovani-adulte con età compresa tra i 25 e i 45 anni, economicamente indipendenti, che in alcuni casi possono soffrire di disturbi nella sfera alimentare, di shopping compulsivo e di dipendenza dalla cartomanzia.