martedì 14 aprile 2009

Dipendenza affettiva e relazionale

"... Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo. Quando nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime parliamo di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi sentimenti, stiamo amando troppo.
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li consideriamo conseguenze di un'infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuosi lui vorrà cambiar per amor nostro, stiamo amando troppo.
Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.
Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo "sbagliato" per noi che ci ossessiona, naturalmente senza riuscirci.
Amare in modo sano è imparare ad accettare e amare prima di tutto se stesse, per poter poi costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo "giusto" per noi..."
Donne che amano troppo (R. Norwood)

La dipendenza affettiva è un disturbo che riguarda tutta la sfera delle relazioni affettive della persona che ne soffre. Più comunemente è identificata come “mal d’amore” o come “donne che amano troppo”.
Le cause di questo tipo di dipendenza sono numerose, quelle più facilmente riconoscibili sono legate alla famiglia di origine che spesso è identificabile come disfunzionale. In genere in questo tipo di famiglia si riscontrano dei tratti comuni come per esempio: l’incapacità a parlare dei problemi, famiglie nelle quali molti aspetti importanti della realtà vengono negati e dove ogni componente ha un suo ruolo che resta rigido nel tempo, dove i bisogni emotivi non sono riconosciuti. I problemi di queste famiglie possono essere diversi, ma l’effetto comune è quello delle conseguenze sui figli: saranno adulti danneggiati nella loro capacità di comprendere i propri e altrui sentimenti e soprattutto incapaci di relazionarsi con gli altri in maniera adeguata.
Spesso le persone con questo tipo di disturbo presentano dei tratti di personalità comuni come il bisogno di controllare la vita di altre persone ( in genere del coniuge), annullando i propri bisogni e desideri; autosvalutazione, bassa autostima, insicurezza, ossessività; paura dell’abbandono o di non meritare amore.
Spesso sono le donne a soffrirne maggiormente, senza differenza di status sociale o livello culturale. La dipendenza affettiva colpisce, in modo trasversale, tutte le classi sociali. Maggiormente si tratta di persone giovani-adulte con età compresa tra i 25 e i 45 anni, economicamente indipendenti, che in alcuni casi possono soffrire di disturbi nella sfera alimentare, di shopping compulsivo e di dipendenza dalla cartomanzia.

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